giovedì 26 marzo 2015

MARCEL DUCHAMP, FONTANA.

Un'affermazione di libertà.


Marcel Duchamp, Fontana, 1917. 
E' una foto del pezzo originale scattata da A.Stieglitz. Quelle oggi esibite nei musei sono delle repiliche.


Parigi? New York? Forse Londra o Berlino? Ma no. Lasciamo stare le banche, il cioccolato, gli orologi a cucù e tutti i luoghi comuni; le rivoluzioni nascono a Zurigo. Anzi, in uno dei vicoli della città: lo Spiegelgasse.

mercoledì 25 marzo 2015

SALINGER, IL GIOVANE HOLDEN E LA VOCAZIONE DELLO SCRITTORE

Da una delle lettere

Di Schuler, Il poeta, 2007. Acrilico su tavola di 50 x 50 cm.



(...) Forse sarebbe meglio che ti salutassi qui, ma tutto questo parlare di vocazione mi ha riportato alla mente il nome di Jerome David Saliger, al cui capolavoro avevo già pensato, a dire il vero, scrivendoti la prima parte di questa lettera.

domenica 22 marzo 2015

BREVE STORIA D'AMORE E DI WON-TON

Oltre il doppio orizzonte delle bacchette, il lampo dei suoi capelli.


Di Schuler, Ripensamento, 2002. Acrilico su tavola di 40 x 50 cm.

No, amici veri, di quelli con cui si può davvero parlare di tutto, non ne ho. Li avessi, forse non scriverei queste righe. A qualcuno, però, devo pur raccontare quel che mi è successo oggi e, in mancanza di meglio, va bene anche un foglio di carta; anzi, lo schermo di un portatile. 

venerdì 20 marzo 2015

MARC CHAGALL, SULLA CITTA'

Una poesia dipinta. Tra sogno e ricordo, un momento di magia.


Marc Chagall, Sulla città, 1918. Olio su tela di 56 x 45 cm. Galleria Tretyakov, Mosca.


Faceva un gran caldo a Parigi. In città c’era un giovane olandese con i capelli rossi e gli occhi folli. Si chiamava Vincent, dipingeva e faceva la corte ad Agostina Segatori, proprietaria del Tambourin, un ristorante-cabaret al numero 62 del boulevard de Clichy.  

lunedì 16 marzo 2015

UNA DUE CAVALLI ROSSA


Di Schuler, Sulla Provinciale, 2002. Acrilico su tela di 50 x 40 cm.


Mi chiamo Fraccamanzi. Fraccamanzi Benito. No, niente politica: solo che anche mio nonno si chiamava così. Benito. E anche Fraccamanzi. Eh? Sì, un nome di famiglia. Come certe malattie. Proprio. Mio figlio, però, l’ho chiamato Gregory. E mia figlia Chantal.  Chantal piaceva a me; Gregory è stata mia moglie. 

domenica 15 marzo 2015

PICCOLA COLLEZIONE D' IMMAGINI ITALIANE

Eppure, feroce, Nostalgia mi morde  il cuore


Di Schüler, Nettuno notturno, 2013. Acrilico su tavola di 40 x 50 cm. 

Una pizzeria con la foto del Napoli di Maradona,
una Madonna impiccata ad un rosario,
una bandiera azzurra inchiodata di fianco al forno.

venerdì 13 marzo 2015

RAFFAELLO, LA TRASFIGURAZIONE DI CRISTO

Un capolavoro capace di anticipare un secolo di Storia dell'Arte


Raffaello Sanzio, La Trasfigurazione di Cristo, 1520
Olio su tavola di 278 x 405 cm. Pinacoteca vaticana, Roma


Era stato il suo studio o bottega, come si diceva allora. In quel momento, è la sua camera ardente. E’ affollata, come fino a pochi giorni prima, quando lui dipingeva, circondato da assistenti e allievi. 

mercoledì 11 marzo 2015

UNA CHIUSURA DELLA MENTE ITALIANA

Di Schüler, I wanna be like Mike, acrilico su tavola di 40 x 50 cm.

Non è sbagliato in sé, definire una lingua più o meno bella, se ci si ricorda che quando si danno giudizi di questo tipo si è oggettivi come quando si critica un quadro o un film, magari senza sapere nulla di pittura o cinematografia; che si dà quindi una valutazione sempre sommamente personale, per certi versi sentimentale, che non ha alcuna base scientifica o anche solo razionale.

domenica 8 marzo 2015

SE UNA SERA D'INVERNO UN VIAGGIATORE

e altro di Calvino in una mia lettera

Di Schüler, Senza titolo, tecnica mista su carta di 30 x 50 cm.


(...) Beth ha letto molto, per essere così giovane; molto più di quanto avessi fatto io alla sua età. Cosa poco comune per un tuo connazionale, conosceva anche Italo Calvino. 

venerdì 6 marzo 2015

GIORGIO MORANDI, NATURA MORTA

Un istante d'eternità.


Giorgio Morandi, Natura morta, 1953. Olio su tela di 45,5 x 35,5 cm. Mamiano di Traversetolo (Pr), Fondazione Magnani Rocca


Sarà per quei portici-cosce di mamma? Per il colore caldo dei suoi mattoni e coppi? Per i tortellini? Per il modo di fare, scanzonato ma senza volgarità, dei suoi abitanti? Per altre vociferate specialità cittadine? 

martedì 3 marzo 2015

VON TROTTA, IL CAPOSTAZIONE E GLI ALTRI VOLTI DI JOSEPH ROTH

Da una mia lettera


Di Schuler, Bozzetto per Cavaliere e cavallo, tecnica mista su carta di 30 x 30 cm.


Ieri, sono stato a pranzo da Frau Rabensteiner. Stavo sorseggiando il caffè  (l’ho preparato io: dopo mangiato mi serve un espresso italiano, ma credo di avertelo già scritto)  quando dalla radio è arrivato il rullo di tamburo con cui attacca la Marcia Radetsky di Johan Strauss, 

domenica 1 marzo 2015

SE NON SEI FELICE, SEI UN COMPLICE

Un martedì da carnefice


Di Schüler, Sguardo blu. Acrilico su tela preparata, 70 x100 cm
Milano, collezione privata.

La città dista centoventi chilometri almeno da qui, e non mi piace. Non solo quella; nessuna città mi piace. L’ultima volta che mi è capitato di andarci, ad ogni modo, è stato in un giorno di pioggia battente e di un umore, il mio, più grigio del cielo grigio della Galizia in novembre, anche se ormai era dicembre.