sabato 31 gennaio 2015

A DECLARATION OF LOVE - UNA DICHIARAZIONE D'AMORE

An old poem and a statue yet to be made
Una vecchia poesia e una statua ancora da fare



Di Schüler, bozzetto per Il sole scese a mordere il mare

Be San Michele my home and Venice my bones
In a high noon lit by byzantine purple and gold,
and what’s left of me, land fought with the lagoon
that in vague shimmers melts every ancient pride.

Be three lone notes for Viola d’amore my epitaph:
three caresses where the lion has sunk its claw,
three tears amid the thighs of a summer mermaid
in the sultry passion of a cheaply rented night.


Siano San Michele la mia casa e Venezia le mie ossa,
in un meriggio d’oro bizantino e porpora acceso,
e tutto il mio avanzo terra lottata alla laguna,
che antichi orgogli discioglie in vaghi riflessi.

Tre note per una viola d’amore il mio epitaffio;
tre carezze dove il leone ti conficca l’artiglio:
tre stille salate, tra le cosce d’una sirena d’estate,
nell’afa appassionata di una notte presa a nolo.

venerdì 30 gennaio 2015

LUCIO FONTANA: CONCETTO SPAZIALE - ATTESA

In un taglio "il mistero che è proprio delle vere opere d'arte".


Tela di 93 x 73 cm. Cornice di 1161 x 982 x 86 mm.
Tate Gallery, Londra


“Ma io, a sta roba ci sputo addosso”.  Lo ha detto, e lo ha fatto davvero.  Chi? Forse un ragazzino in gita scolastica, pieno di adolescenziale sicumera: “E che ci vuole a fare una schifezza così?”.  Forse, un quasi distinto padre di famiglia, fremente d’indignazione: “E a me mi tocca lavorare. A me”. Sconosciuto il colpevole, incerta la data,

giovedì 29 gennaio 2015

CHOMSKIANA

Tre pillole pensando a Noam Chomsky.


Di Schüler, Cane che abbaia alla notte. Matita su carta.

Grammaticalmente sbagliato.
A volte si legge che questa o quella espressione, comunemente accettata dalla maggioranza di noi, è grammaticalmente sbagliata. Ricordo la professoressa Z che, ancora pochi anni fa,

mercoledì 28 gennaio 2015

IL CONGIUNTIVO DELLA LIBERTA'

Due frasi della Lettera sull'umanesimo di Martin Heidegger

Di Schüler, Sguardo. Tecnica mista su tela, 1996

Una serata in compagnia di Martin Heidegger, non va mai presa alla leggera. Quasi inevitabilmente si conclude con un leggero mal di capo. Come tanti suoi colleghi, infatti, il filosofo scrive davvero male: precisa e ri-precisa, definisce e ridefinisce, fino a portare i propri lettori nella nebbia più fitta.

martedì 27 gennaio 2015

IL SERGENTE E IL DEPORTATO

Levi, Rigoni Stern e le nostre migliori lettere.

 
DiSchüler, Senza titolo. Tecnica mista su carta.


La memorialistica dei reduci della seconda guerra mondiale, intendendo questo concetto nel senso più ampio, è tra il meglio che la nostra letteratura abbia prodotto nel secolo appena scorso.

lunedì 26 gennaio 2015

QUANDO UN ITALIANO LEGGE GARCIA LORCA

Una lettera ricordando Croce a las cinco de la tarde.


Di Schüler, Schizzo per  Il Toro. Matita su carta

Non so per quale ragione, ma non credo importi, sono tornato a pensare a Benedetto Croce, il filosofo italiano che mi pare d’averti presentato, seppure brevemente, in un’altra lettera.

domenica 25 gennaio 2015

CHANSON D'AUTOMNE

 Una scultura e una poesia di una stagione di mezzo



Tra svettanti e snelli eucalipti, 
 
dalle fronde fragranti di balsami
 
e felci tenere nelle umide ombre,
 
sale angusto una aspro sentiero;
 
tappeto frusciante e croccante
 
di poche e secche foglie morte
 
e morti rami, disseccati e ritorti:
 
sono i primi bruni dell'autunno

dentro ai verdegialli polverosi

dei nostri ultimi giorni d’estate.


Legno ferro del Brasile
Lunghezza 31cm                                                                                                         Other pictures below

sabato 24 gennaio 2015

OI DIALOGOI

Ed altre tragedie minime


Raffaello, La scuola di Atene (1509-10). Particolare: Aristotele e Platone



(della letteratura)

“Leggerezza calviniana?” Ridacchia il mio amico: “Anche senza aver letto tutti quei libri lì, che si dice calvinista lo so anch'io”.

venerdì 23 gennaio 2015

UMBERTO BOCCIONI, FORME UNICHE DELLA CONTINUITA' NELLO SPAZIO

"Un segno tanto forte da essere impresso nella memoria visiva di tutti".


La fusione esposta al MoMa. Bronzo, altezza 126,4 cm.

Elettricità e motori. Notti che si illuminano e automobili che rombano. Nei cieli volano i primi aeroplani. Potenza e bellezza delle macchine che ha già incantato Walt Whitman. Progresso irresistibile che canterà Majakovskij. Velocità, questa è la parola chiave di un futuro che è ancora tutto nuovo. 

giovedì 22 gennaio 2015

LE VOCAZIONI E MONSIEUR GIRARD

Caravaggio, Vocazione di San Matteo


Non acquistiamo un prodotto perché davvero ci piace, ma perché vorremmo essere come quelli che già lo possiedono. Questo è un corollario, ampiamente sfruttato dalla pubblicità, della più generale teoria sul carattere mimetico del desiderio sviluppata da René Girard. 

mercoledì 21 gennaio 2015

ANGLOFILIA E ANGLOFOBIA

Due pillole sul nostro rapporto con l'inglese.




Insopportabili le polemiche in ambito linguistico. Più fastidiosa di tutte quella tra anglofili ed anglofobi. Insopportabili quelli che chiamano target l'obeittivo e share la quota; inqualificabili i loro opposti, più che oppositori, che arrivano a tessere l’elogio dell’ignoranza,

martedì 20 gennaio 2015

I PANINI DI DANTE




Pochi sanno che  la nostra è la seconda lingua straniera più studiata negli Stati Uniti (la prima è lo spagnolo; solo terzo è il francese). Quasi nessuno, poi, sa che è la quarta lingua più studiata al mondo. Chi pronostica una rapida scomparsa dell'italiano, minato dal diffondersi dell'inglese, è quindi inutilmente pessimista. Anziché lagnarci dei tempi e maledire un destino che, peraltro, appare tutt'altro che cupo, faremmo molto meglio a trovare qualche modo per

lunedì 19 gennaio 2015

ULISSE COMICO

Da Joyce & Company, una lezione per il nuovo millennio.



James Joyce nel 1915

Non è affatto sbagliato dire che il capolavoro di Joyce sia un’opera comica. Per me, anzi, è tanto intriso d’ironia da essere soprattutto quello.

sabato 17 gennaio 2015

FILTRO PER SOGNI

Una vecchia scultura ed un sonetto eretico.




Ti volgi e contempli infinite
le porte a cui non bussasti
lungo questo corridoio d'albergo
che ti pare sia la tua vita.

Porte che ti sono rimaste chiuse
per timida o pavida vergogna:
colpa d'un peccato che non ha grazia,
pena che non conosce espiazione.

Ricerchi nella luce della sera
dall'unica finestra là in fondo
il senso di quell'antico amore

Alle spalle ti chiudi le spoglie,
riprendi la tua valigia vuota
e scendi giù a pagare il conto.

Legno di pino dipinto e dorato.
Altezza cm 75                                                                                             Other pictures below

venerdì 16 gennaio 2015

SOTTO IL CIELO DI PARIGI: AMEDEO MODIGLIANI, NUDO ROSSO


Nudo rosso di Amedeo Modigliani. Olio su tela, 60 x 92 cm. Milano, collezione privata.

E’ oggi il suo quadro più celebre. Lo dipinse tra l’autunno del 1917 e i primi mesi del 1918, probabilmente in una stanza dell’appartamento di  Léopold Zborowski. Soldi per continuare ad affittare uno studio non glie ne restavano e Leo il polacco, prima di essere un poeta e un mercante d’arte, era un suo amico. Lei sulla tela non c’è, ma certo sarà stata lì a guardarlo lavorare. 

giovedì 15 gennaio 2015

L'UNIVERSO IN UNA PAROLA



Per spiegare cosa intendiamo con una parola dobbiamo usarne altre che pure richiedono d'essere spiegate usandone altre ancora. Queste a loro volta ... .

mercoledì 14 gennaio 2015

"EH, SI SA COME SIAMO FATTI, NOI LATINI".




E' quel che dicono i miei amici italiani e spagnoli quando si arriva a parlare del triste presente dei nostri paesi. 
E io, immancabilmente, mi incavolo.

martedì 13 gennaio 2015

IN NOME DEGLI ALTRI: SHAKESPEARE CONTRO LA FOLLIA DEI TEMPI.



Perché dobbiamo soccorrere i migranti, magari islamici, e non lasciarli affondare assieme alle bagnarole con cui cercano di raggiungere le nostre coste? E perché dovremmo trattare con giustizia quelli tra loro, magari con lunghe barbe e abiti strani, che si fermano a vivere e lavorare da noi?

domenica 11 gennaio 2015

T'AMO, COME LO STERCORARIO LA SUA PALLINA.

Una breve riflessione sul paragone in poesia.




“Come veltri ch’uscisser di catena”, rende con ammirevole economia la frenesia delle “nere cagne, bramose e correnti” di cui è piena la selva del tredicesimo canto dell’Inferno. Così sono i paragoni dei grandi poeti, strumenti per aumentare la suggestione d’un verso grazie ad un’immagine o ad un suono.

sabato 10 gennaio 2015

DESPUÉS DEL SUEÑO




Legno di jatoba (ciliegio brasiliano)                                                                          
Altezza 42 cm                                                                                                  Other picture below 

venerdì 9 gennaio 2015

PENSANDO A DON LUIS: DUE PILLOLE SU GONGORA.

e a proposito di Pound, Bach e Montale.


Luis de Góngora y Argote ritratto da Diego Velázquez.  

La ricerca delle perfezione formale unita ad un'illimitata capacità d'invenzione portarono Luis de Góngora a costruire un linguaggio espressivo sommamente raffinato. Ovvio che piacesse a Ezra Pound. Altrettanto ovvio che anche verso di lui si deve guardare per cercare le origini dell'estetica moderna. 

giovedì 8 gennaio 2015

TEMPO ILLIMITATO ED ESSERE IRREALIZZATO

Dante e Heidegger nell'epoca degli eterni Peter Pan.


Caronte. Acquaforte di Gustave Doré.

E' solo la piena consapevolezza della nostra mortalità, secondo Heidegger, a farci trovare il coraggio necessario per abbandonare ogni orpello. Dante, da parte sua, sa di avere dinnanzi solo un cammino