sabato 20 dicembre 2014

CULTURA UMANISTICA E CULTURA SCIENTIFICA


Francesco Petrarca ritratto da Altichiero da Zevio nel 1376 ca 
Particolare d' affresco.Padova, Basilica di Sant'Antonio, Cappella di San Giacomo

Poche cose mi fanno cadere le braccia e, per continuare a parlare di  cultura, dubitare delle condizioni della nostra, come sentire qualche riverito intellettuale rivendicare il primato di una delle due (per solito quella umanistica) come se fosse davvero possibile distinguerle. Dove correrebbe il confine, gli chiederei, se mi fosse possibile? La filosofia da che parte sta? E la logica, che della filosofia fa saldamente parte? E ancora, se volesse motivare questa divisione con ragion storiche, mi dovrebbe dire se davvero pensa che la musica, appartenente al quadrivio delle artes reales fin dall'epoca carolingia, abbia più affinità con l'astrofisica che con la poesia. La verità, se si è capito qualcosa del cammino che ci ha portati fin qui, è che esiste una sola cultura; che il metodo scientifico non è altro che l'estensione, l'applicazione al mondo fisico, del metodo umanistico. Sì, tra i padri della scienza andrebbero annoverati Petrarca, Boccaccio e i loro immediati successori. Andare alle fonti, non fidarsi del risaputo ma verificare, collazionando i testi per ricostruire quello più affidabile, da Galileo in poi è quello che ogni scienziato fa. Che manoscritto studia? Tenendo per sé le proprie domande circa il suo autore, quello che comunemente chiamiamo natura, o universo.


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